IL MAL DI SCHIENA Il mal di schiena, o meglio la lombalgia, è un’esperienza dolorosa assai frequente tra la popolazione, tanto che il 70% circa delle persone accusa almeno un episodio di lombalgia nel corso della loro vita. Anche se in alcuni casi la lombalgia si manifesta come un attacco acuto che recede nell’arco di giorni o di qualche settimana. Nella maggior parte delle volte, sfortunatamente, la lombalgia cronicizza, alternando periodi di minore e maggiore intensità. CAUSE DEL MAL DI SCHIENA Le malattie che possono causare il mal di schiena sono numerose. Le più frequenti sono di origine meccanico degenerativa e possono interessare i muscoli, articolazioni e ossa. Solo per fare qualche esempio di cause del mal di schiena: parliamo di artrosi, delle deformità della colonna vertebrale, l’osteoporosi, i restringimenti del canale vertebrale (dove sono contenuti midollo spinale e nervi), di discopatie oppure delle posture inadeguate mantenute per tempi eccessivi. IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI CORRETTA La diagnosi della specifica causa di lombalgia viene posta dal medico · sulla base della visita · delle notizie fornite dal paziente · dei risultati degli esami La visita inizia già quando il paziente entra nell’ambulatorio. La posizione che il malato è costretto a mantenere per avvertire meno dolore, o il modo in cui cammina, i movimenti che fa nel sedersi e per spogliarsi sono una fonte preziosa di informazioni sulle difficoltà che il paziente ha nella quotidianità, peraltro spontanee, senza la consapevolezza di essere già sotto osservazione. Segue il colloquio e la raccolta dei dati sulla vita del paziente e delle notizie riguardanti l’insorgenza e la storia del dolore lombare. Quindi si passa alla visita vera e propria che prevede un’accurata valutazione · dell’apparato muscolo-scheletrico (articolazioni e muscoli) · del sistema nervoso alla ricerca di sintomi (ciò che il paziente può riferire) · segni (quello che il medico riscontra) utili a porre diagnosi, a capire cioè la causa del mal di schiena. Infine, si prendono in considerazione le eventuali indagini strumentali. INDAGINI STRUMENTALI (TAC Risonanza Magnetica) Non sempre sono necessarie: nel caso di una lombalgia su base posturale, la diagnosi viene posta senza ricorrere a immagini radiologiche o a esami più complessi (quali l’elettromiografia o l’elettroneurografia). In molti casi comunque la radiologia si dimostra di fondamentale utilità nel definire con precisione l’origine della lombalgia. La radiologia tradizionale (“le lastre”) ancora oggi è di grande attualità potendo offrire numerose informazioni sulle condizioni scheletriche in tempi rapidi, rischi limitatissimi e costi minimi. Quando necessario si passa ad esami più complessi, come la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica nucleare (RMN), fondamentali per valutare la presenza di importanti malattie che comprimano il midollo spinale o i nervi. Nel caso infine il sospetto ricada su un’eventuale osteoporosi è importante eseguire una densitometria ossea (l’esame che una volta era chiamato “MOC”), l’indagine cioè che quantifica con precisione i valori di massa ossea di un soggetto. Quindi, mettendo insieme tutti pezzi del puzzle, il medico giunge ad una conclusione, la diagnosi, sulla base della quale instaura la terapia ritenuta opportuna. TERAPIA PER IL MAL DI SCHIENA Il trattamento farmacologico della lombalgia è spesso basilare: · antiinfiammatori, · analgesici, · miorilassanti sono esperienza di chiunque abbia mai sofferto di lombalgia, ma non sono l’unica soluzione non chirurgica. Nell’ambito della Fisiatria esistono numerose possibilità di trattamento diverso da quello farmacologio o chirurgico: · le terapie fisiche a scopo antidolorifico, come le applicazioni con correnti elettriche, o antinfiammatorio, quali le terapie a calore (tecarterapia); · la massoterapia della muscolatura contratta; · l’addestramento a esercizi di prevenzione (Back School); · la mesoterapia; · le manipolazioni vertebrali; ecc. Cosa fa il Fisiatra nel trattamento del mal di schiena: Seguendo le indicazioni delle linee guida internazionali, il Fisiatra prescrive quella - o quelle - che sono le cure necessarie per lo specifico paziente in base alla sua complessiva situazione. Ricordiamo anche che trascorsa la fase dolorosa della lombalgia è necessario pensare alla prevenzione mettendo in atto tutto ciò che può far sì che ci siano meno probabilità di avere nuovamente mal di schiena. Bisogna aver cura del proprio corpo, mantenersi attivi, senza comunque esagerare con gli sforzi fisici, ed evitando posizioni non ergonomiche e quei gesti che sovraccaricano eccessivamente la schiena.
